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Tumore prostata

Risultati di sopravvivenza globale dallo studio POLO: mantenimento attivo con Olaparib rispetto al placebo per il tumore pancreatico metastatico con mutazione BRCA della linea germinale


Lo studio di fase III POLO ha dimostrato un significativo beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) per la terapia di mantenimento attiva con Olaparib ( Lynparza ) rispetto al placebo per i pazienti con adenocarcinoma pancreatico metastatico e una mutazione BRCA germinale.

E' stata riportata l'analisi finale della sopravvivenza globale ( OS ) e di altri endpoint secondari.

I pazienti con una mutazione BRCA della linea germinale deleteria o sospetta la cui malattia non era progredita dopo 16 o più settimane di chemioterapia di prima linea a base di Platino sono stati assegnati in modo casuale a Olaparib di mantenimento attivo 300 mg due volte al giorno oppure a placebo.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione; gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale, il tempo alla seconda progressione della malattia o al decesso, il tempo alla prima e alla seconda successiva terapia antitumorale o al decesso, il tempo all'interruzione del trattamento in studio o al decesso, la sicurezza e la tollerabilità.

In totale, 154 pazienti sono stati assegnati in modo casuale ( Olaparib, n=92; placebo, n=62 ).

Non è stato osservato alcun beneficio statisticamente significativo di sopravvivenza globale ( mediana 19.0 vs 19.2 mesi; hazard ratio HR, 0.83; P=0.3487 ).
Le curve OS di Kaplan-Meier si separavano a circa 24 mesi e la sopravvivenza stimata a 3 anni dopo l'assegnazione casuale è stata rispettivamente del 33.9% contro il 17.8%.

Il tempo mediano alla prima terapia oncologica successiva o morte ( HR, 0.44; P minore di 0.0001 ), il tempo alla seconda terapia oncologica successiva o morte ( HR, 0.61; P=0.0111 ) e il tempo all'interruzione del trattamento in studio o al decesso ( HR, 0.43; P minore di 0.0001 ) hanno favorito significativamente Olaparib.

L'hazard ratio per la seconda progressione della malattia o morte ha favorito Olaparib senza raggiungere la significatività statistica ( HR, 0.66; P=0.0613 ).

Olaparib è risultato ben tollerato senza nuovi segnali di sicurezza.

Sebbene non sia stato osservato alcun beneficio statisticamente significativo di sopravvivenza globale, l'hazard ratio ha favorito numericamente Olaparib, che ha anche conferito benefici clinicamente significativi tra cui un aumento del tempo libero dalla chemioterapia e la sopravvivenza a lungo termine in un sottogruppo di pazienti. ( Xagena2022 )

Kindler HL et al, J Clin Oncol 2022; 40: 3929-3939

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